Esposizione opere
È costituita da opere realizzate dall’artista contemporaneo Walter Valentini, considerato uno dei massimi esponenti dell’astrattismo lirico non solo italiano ma anche internazionale. Valentini è un artista eclettico che si esprime utilizzando varie tecniche, dalla pittura su tela e su tavola alle realizzazioni polimateriche, fino ai lavori grafici, settore nel quale raggiunge esiti straordinari.
La sezione espone la mostra Walter Valentini nei Canti di Giacomo Leopardi, nata da una collaborazione tra il maestro e la Casa Editrice Unaluna in occasione del bicentenario (1798-1998) della nascita di Giacomo Leopardi. Prima di giungere a Pergola la mostra ha toccato varie sedi sia italiane che estere tra cui Roma, Padova, Napoli, Mantova, Strasburgo, Washington, Chicago e Vancouver. Si tratta di una serie di Libri d’Artista, di formato diverso e a tiratura limitata, nei quali le acqueforti del maestro e i canti del poeta si uniscono in un ideale connubio. Valentini si ispira al senso di armonia e di equilibrio dell’arte rinascimentale, alle proporzioni geometriche e allo spazio architettonico, all’universo celeste, fatto di orbite ellittiche originate dal movimento dei pianeti, e infine al tempo che inesorabilmente scorre e corrode le superfici, lasciando tracce indelebili nella materia. Un elemento che lo accomuna a Leopardi è l’espressione del concetto di infinito: il poeta parlava di sovrumani silenzi, profondissima quiete, l’artista inserisce nelle sue opere linee e diagonali spezzate, non finite, con porte che idealmente si aprono verso un mondo al di fuori del tempo e dello spazio. I pregevoli libri esposti sono stati realizzati interamente a mano, a partire dalla carta cotone, fino ad arrivare alla rilegatura eseguita con ago e filo. I testi sono stampati con il metodo del monotype, ovvero con caratteri di stampa in piombo realizzati appositamente per questa serie di libri e fusi uno alla volta. Frutto della collaborazione tra incisore, stampatore e tipografo, questi preziosi manufatti sono allo stesso tempo oggetti e opere d’arte in cui ogni scelta tecnica ed espressiva ha un ruolo centrale nella comunicazione del messaggio racchiuso nell’opera. Parte integrante del percorso espositivo sono anche le lastre originali di rame e di zinco incise dal maestro con il procedimento dell’acquaforte e alcuni esempi di testi composti in caratteri monotype.
La sezione contemporanea è completata da una serie di stampe, realizzate da Walter Valentini sempre in collaborazione con Unaluna, che affiancano alcuni scritti di Galileo Galilei. La presentazione al progetto editoriale, che ha visto la luce tra il 1997 e il 1998, è stata curata dall’astronomo Cesare Barbieri. Il cosmo e il movimento degli astri, temi dominanti delle incisioni esposte, sono espressi dall’artista con grande essenzialità e rigore logico. I colori utilizzati sono quelli del cielo, diverse tonalità di grigio e di azzurro, ma ciò che maggiormente colpisce lo sguardo del visitatore è l’utilizzo del colore oro spesso presente nelle opere del maestro. A questo proposito Valentini stesso dice: “La foglia d’oro che usavo negli anni Ottanta per sottolineare certe forme, soprattutto interiori, l’ho recuperata proprio quando un giorno sono ritornato al Palazzo Ducale di Urbino. Ci sono delle porte e dei camini con tre colori: il bianco della pietra, l’azzurro e l’oro. Lì l’oro acquista un senso quasi misterioso, alchemico, e quel colore io l’ho vissuto non tanto come fatto decorativo, ma come il simbolo, il senso, insieme, della vita e della morte. In un’opera ci devono essere sempre le tracce della vita e della morte. E dunque ci sarà dell’oro…perché l’oro è il colore della mente e dell’anima, non ingloba nessuna certezza; dentro l’oro il segno naviga in una sospensione magica e irreale tra una verità scomparsa e una verità ritrovata…”.
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